Press-IN anno VI / n. 2083
La Nazione del 16-09-2014
"Disabili senza insegnanti: roba da terzo mondo"
GROSSETO. Da sempre. Pier Francesco Angelini, avvocato grossetano, nonché consigliere comunale, vive giorni di intenso lavoro. «Nelle settimane che anticipano l'inizio della stagione scolastica infatti, da alcuni anni, lavoriamo per garantire il diritto allo studio degli alunni disabili della provincia di Grosseto, perché con i continui tagli governativi mancano gli insegnanti di sostegno» spiega l'avvocato. Da fine agosto alle prime due settimane di settembre il telefono del suo studio legale squilla di continuo. Sono numerosi gli studenti grossetani che necessitano di insegnanti di sostegno. Un ruolo però che viene sempre più a mancare sia in Maremma, come nel resto d'Italia. «Anche oggi (ieri ndr.) ho già ricevuto otto telefonate spiega . Da fine agosto sono oltre venti le famiglie che mi hanno contattato perché per il proprio figlio non c'è l'insegnante di sostegno. Ogni anno le famiglie con un figlio studente disabile devono avere una certificazione che spiega che tipo di sostegno viene richiesto per l'alunno, e di solito viene chiesto sostegno pieno. Però ci troviamo ogni anno a fare i conti con un deficit di insegnanti: in alcuni casi invece del sostegno pieno per i ragazzi viene concessa una o due ore alla settimana». Una situazione anomala con cui l'avvocato ha a che fare oramai da diversi anni. Legale specializzato in disabilità, Angelini è chiamato ogni fine estate ad un imponente lavoro per garantire il diritto allo studio a ragazzi disabili che necessitano del sostegno. «Negli ultimi due anni è scattato un meccanismo anomalo prosegue i dirigenti scolastici chiamano le famiglie con il figlio disabile e le invitano ad andare da un legale che manderà poi una diffida alla Regione ed al Comitato Regionale scolastico per ottenere le ore di sostegno necessarie, e nel caso le invitano a fare ricorso. Purtroppo sono poche le famiglie che, visti gli alti costi e le tempistiche, vanno fino in fondo. Le scuole si danno da fare, prendono personale esterno che copra le ore che avrebbe dovuto svolgere l'insegnante di sostegno. Però così si apre un nuovo mondo, con personale extra scolastico che si inventa nuovi mestieri». Ieri è iniziato il nuovo anno scolastico, e la musica non è cambiata. Stamani (ieri mattina ndr.) mi hanno già chiamato diverse famiglie che non hanno potuto lasciare il figlio disabile a scuola perché non ci sono insegnanti di sostegno e non vogliono lasciare il figlio con i bidelli. Siamo in una situazione da terzo mondo». (acap)
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